A monito dell’ignobiltà delle guerre passate, presenti e future, a ricordo, di quanti, strappati dai campi, perirono nell’inutile strage della Prima Guerra Mondiale.
Diciassette nomi di vertinesi, diciassette piastrine legate con una catenella a ciascuno dei diciotto lecci del Parco della Rimembranza, come le piastrine che i militari portano al collo e vengono strappate nel momento in cui si spegne la vita.
Diciassette piastrine con il nome del soldato, in sostituzione di quello che il tempo ha deteriorato e il legno ha inglobato, come quelle che vennero affisse nel momento della costruzione del Parco.
Diciassette persone che ai tempi nostri, rappresentano quasi la percentuale totale delle persone che vivono entro mura di sasso antico.
A loro tributo e ricordo, la mattina del 25 aprile si svolgerà una messa ai caduti nella chiesa del Popolo di San Bartolomeo, alle ore 10.30, a seguire la celebrazione con le autorità e la banda musicale “Fortunato Vannetti” della Società Filarmonica.
Con un ringraziamento particolare all’Ufficio Tecnico, agli operai e all’Amministrazione Comunale, la cui sensibilità ha permesso di mettere in pratica un’idea nata da una delle tante chiacchierate fatte con Patrizio Frizzina, vertinese limpido e libero, recentemente scomparso.
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