Berardenga, il restauro del Monumento ai Caduti

Una meritoria opera di restauro, sta restituendo lustro e decoro alla scultura in travertino di Ettore Brogi, posta nel Parco della Rimembranza nel 1924, in memoria dei defunti nella Prima Guerra Mondiale.
Già all’inizio degli anni 2000, Piero Ruffoli scriveva (dalle colonne del Corriere di Siena) della necessità del restauro, ricordando, come la figura presa a modello della scultura, fosse un dipendente del conte Guido Chigi Saracini, tal “Pettone”, la cui imponente mole fisica venne riprodotta nella pietra.
Ettore Brogi, partecipò direttamente alla Prima Guerra Mondiale, nato a Serre di Rapolano nel 1885, dove, proprio nelle cave di Serre, mosse i primi colpi da scalpellino e successivamente si trasferì a Siena (in via del Castellare) per intraprendere l’attività di scultore (bottega in via di Sant’Agata).
Nel 1922, espose nel cortile di Palazzo Chigi Saracini a Siena, in via di Città, una serie di targhe decorative dedicate alla velocità e al lavoro della vendemmia.
Preso a benvolere e molto apprezzato per la sua arte dal conte Guido Chigi Saracini, scolpì i leoni e le aquile, posti sopra all’ingresso del cancello principale e secondario, della Villa Chigi Saracini di Castelnuovo Berardenga.
Sculture importanti, simbolo e vanto di una monumentale villa (caduta in disuso e manutenzione, perno architettonico del paese) che, a loro volta, necessitano di un urgente restauro, per non parlare della fontana realizzata da Tito Sarrocchi.

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