Il degrado di Villa a Sesta, un articolo di Chiantisette

Un articolo del sempre attento e ottimo Claudio Coli, che su Chiantisette attualmente in edicola, riporta in auge il problema del disagio che provano i cittadini di Villa a Sesta, con il gruppo di “Potere al Popolo”, che in Consiglio Comunale porta una mozione a sollevare l’attenzione del magnifico borgo che una volta l’anno, in occasione del Dìt’Unto, (il festival del mangiare con le mani), è meta di migliaia di persone, mentre durante l’anno le cose sono un po’ diverse e la coperta è corta.
Già nel febbraio 2019, le infiltrazioni d’acqua nella chiesa di Santa Maria (che custodisce una preziosa Madonna lignea di Jacopo della Quercia) furono segnalate al Vescovo di Arezzo, che per mezzo dell’Ufficio Tecnico della Curia, prontamente rispose che: “I lavori di sistemazione sarebbero iniziati a breve”.

Scherzo da prete che al momento niente è stato portato a compimento e niente lascia pensare che il problema venga risolto.
Da parte laica invece: ” I cittadini e gli esercenti di Villa a Sesta, segnalano ormai da anni all’Amministrazione Comunale una condizione di degrado diffusa nel borgo e la presenza di edifici pericolanti e di arredi urbani in deterioramento (pavimentazione, poi illuminazione, cartellonistica…” si legge nella mozione di Potere al Popolo.

“Qua serve tutto” è l’opinione di cittadini e operatori economici che tengono vivo il borgo.
Una situazione  che fa il paio con il vicino borgo di San Gusmè.

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