Nel capoluogo il deserto dei tartari o il rotolo di macchia gazzina trasportato dal fischio del vento come da tipico film western, diventa quasi il fare quotidiano, mentre nella brillante frazione poco distante, sede del mitico Dit’Unto, del Circolo che ha dato il nome al piccolo dei coniugi Megan e Harry e di ben due ristoranti stellati, ci sono famiglie a passeggio o alle panchine, bimbi alle giostre, movimento continuo e Amministrazione fin qui latente.
Intorno è un condito di foglie scintillanti e cappelline di funghi colorati che emergono dal suolo ( non pertinenti al piatto) ma gnomi immobili che rallegrano l’umido del bosco.
La distanza dall’aridità dei tempi è garantita, la vicinanza con l’eleganza naturale dei filari e delle chiome è rigenerarsi in scioltezza.