Un intenso profumo di pane nel forno è quanto si avverte entro la piazza principale del paese: cosa rara, ai tempi odierni, a tutte le ore, è il soffritto di cipolla che popola l’aria nei luoghi di più intenso ciarpame turistico.
Il profumo proviene poco fuori la piazza, poco fuori le mura del paese, dove nel laboratorio una bambina gioca da una parte con un po’ di farina e il babbo sforna pane appena cotto.
Un profumo avvolgente, un pane strepitoso, realizzato con i grani antichi o i grani contemporanei, ma coltivati solo in Val d’Orcia, quindi a due passi dall’impastatrice.