Non ci si è fermati in questo periodo, dopo la scoperta della Fornace Etrusca nella zona di Pian Tondo e con due incontri al massimo livello ( Comune – Soprintendenza) con la presenza di Arceno –utilizzatore del terreno – si è discusso del rilancio di questa formidabile area archeologica nella Berardenga.
L’invito a partecipare rivolto ad AC TRASA ha consentito una conoscenza diretta delle cose dette e dei progetti in essere.
Sulla Fornace in basso e sul Pian Tondo in alto ci sono buone idee su come salvaguardare e isolare il primo spazio, poterlo raggiungere e raccontare, mentre per il secondo l’idea è quella di realizzare un comodo luogo panoramico (vista straordinaria) magari attrezzato di panchine.
Di questo ne parleremo a bocce ferme e dopo un nuovo incontro fra Amministrazione e Privato.
Per questo è prevista per fine estate una iniziativa pubblica, forse a San Gusmè, per illustrare i risultati tecnici della scoperta archeologica e magari anche qualche altra prospettiva.
Non è escluso un nuovo spazio comunale per le attività storico culturali.
Veniamo alla Necropoli del Poggione che è stata l’oggetto del sopralluogo di oggi. Sempre ricordando quali immense meraviglie sono state recuperate in quel sito.
Soprintendenza (dott.ssa Ada Salvi) e Comune, insieme a tre tecnici specializzati, hanno valutato e concordato un progetto di intervento che ci è parso assolutamente congruo per la qualità dello stesso e per i tempi di realizzazione previsti.
Divisione dei compiti, il Comune provvederà alla pulizia dell’area circostante la recinzione della Necropoli soprattutto da piante di alto fusto malate e pericolose e alla realizzazione della seconda parte di sentiero che arriva alle Tombe.
All’interno della recinzione interverrà naturalmente la Soprintendenza perché occorrono competenze specifiche. Come sappiamo una Tomba ( quella monumentale) è coperta, ma le altre no e ci sono residui di elevati, di pavimentazioni e una grande lastra di travertino posta ad est, coperte da muschio e altra vegetazione.
Verrà perciò rifatta la copertura della tomba monumentale, parte della recinzione e probabilmente il cancello, ripuliti i reperti, l’area sarà dotata di cartellonistica esplicativa e di QRCODE per accedere a maggiori informazioni, non esclusa la possibilità di visionare in formato 3d dinamico i vari e preziosi reperti qui trovati e oggi visibili al Museo Corboli di Asciano.
I tempi non dovrebbero superare l’estate e quello che verrà fatto al Poggione sarà in correlazione e omologato con Pian Tondo .
Ventisette secoli fa, da una parte ci stava il Principe e forse la giovane Principessa, in quella Reggia dalla visuale sconfinata, l’altro fu il luogo dove scelsero di passare il resto dell’eternità e credetemi anche questo del Poggione è un luogo fantastico, dal quale l’orizzonte è lontanissimo e ai piedi i luoghi più belli di questa Berardenga che non ha stregato solo noi. Fonte: Le nostre orme Castelberardengo.