Si chiude una settimana imbarazzante, dove l’elogio del servilismo e della follia di una band di senza testa, usa e mette in serio pericolo un luogo unico e magico per colorare la noia di perenni bimbi insoddisfatti in cerca di emozioni da moderni zii Paperoni.
Ciò che infine non possono provare è un raffinato sentimento riempitivo che non si misura in conti correnti e quanto questo luogo meraviglioso possa essere da loro offeso e ferito per i loro interessi.
Visto il pericolo d’incendio dei giorni scorsi, visto il loro ardore avido e arido, si portano a Vertine le parole d’amore di Jacques Prevèrt, intitolate “Tre fiammiferi”:
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L’ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.