Presepe numero 25, quello allestito dagli artigiani rapolanesi del Centro Culturale “La Piana” Giancarlo Battagli, nella chiesa di San Bartolomeo.
Il lavoro inizia a settembre e prende spunto da qualche fatto storico accaduto in zona.
Nelle infinite bastonate fra le Repubbliche di Siena e di Firenze, Rapolano è stato più volte distrutto e ricostruito e propria una di queste scene antecedente la ricostruzione che vede coinvolti i frati di Monte Oliveto è lo spunto per il presepe.
Cartone, colla, vinavil, gesso, colori, fil di ferro e terracotta per formare i personaggi, bel lavoro di panneggio e ricostruzione storica, con gli effetti speciali realizzati con oggetti di uso comune, con tanta fantasia e abilità.
Da settembre fino all’inizio di dicembre, il cantiere dei presepisti di Rapolano è sempre in movimento, e ogni anno, al folto pubblico che interviene viene mostrato, ridotto in scala, uno spicchio del proprio territorio: stavolta Rapolano visto dalle Terme San Giovanni e il santuario di Monte Oliveto.
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