Qualcuna c’è che ha resistito al grande secco e siccità, dopo una fioritura ritardata perchè a inizio giugno si stava sempre con il giubbotto e le piante erano ancora assopite.
Non è come le mele, i cocomeri o i poponi, che a diradare i frutti, vengono più grossi e più belli, le olive quelle sono e non ne basta una più grande che sopperisce in peso e olio a quelle che non ci sono.
Mentre a luglio si irrigano per soccorso o si taglia l’ultima erba sui muri e nei contorni, si ferma anche chi chiede l’olio appena fatto, pensando che le olive siano quotidiane come i pomodori di plastica nei banchi del supermercato e si possa fare l’olio, ogni giorno dell’anno.