Biodiversità al Chianti Natural Festival

Mauro Carboni, agronomo, da una parte, Alessio Zanon, veterinario dall’altra e Cristina Cellai nel mezzo a moderare una conversazione che pare “effimero”, poesia o letteratura, ma che invece parla di vita corrente, futuro prossimo abbondante.
Salubrità del vivere e indipendenza da chi produce semi che non si possono riprodurre dai frutti, mele, pomodori, arance, olivi, di un paio di cultivar che si producono nello stesso modo in tutto il mondo, camion che percorrono la penisola nel trasporto delle acque in bottiglia, quando in casa arriva da sola e senza fatica, razze animali e vegetali che si adattano ai clima senza dispendio di energie, ma che non vengono contemplate dall’industria del consumo di suolo, risorse e cervelli.
Orto, pollaio, bosco e campi le risorse per essere indipendenti e liberi da questo mondo di polistirolo.

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