E’ un’opera giovanile del grande pittore del trecento Simone Martini, conservata nella Pinacoteca di Siena e proveniente dalla Chiesa di San Bartolomeo a Vertine.
L’attribuzione al pittore avvenne dopo la guerra e il trasporto al museo fu fatto nel momento in cui l’anziano prete Amos Fallaci iniziò ad andare ad intermittenza.
Prete che gironzolava nei mezzi del giorno incandescenti con l’ombrellone da processione, in cerca di parole da scambiare con onesti bastian contrari quali erano i vertinesi.
Che si ritrovano raccolti sotto il capiente mantello e lo sguardo deciso e ferrico di questa stupenda madonna che non smette di proteggere i suoi figli.
L’opera si trova al secondo piano della Pinacoteca, in compagnia delle opere di altri grandi Maestri senesi dell’epoca: Duccio di Buoninsegna, Sano di Pietro, Giovanni di Paolo, Ambrogio e Pietro Lorenzetti e tanti altri interpreti dell’arte del duecento e trecento, una delle raccolte più importanti al mondo che vale sempre una visita.
Lo sguardo tenero di quella Madonna fa pensare che una mamma vertinese dell’epoca, sia stata la modella ispiratrice del pittore, autoritratto in basso a destra, sotto il velo della Vergine, vestito di cremisi e con lo sguardo opposto all’adorazione.
Forse per distinguersi, forse perchè le committenze riguardavano sempre Santi, Cristi e Madonne e, pur essendo un giovane pittore, si era stancato della monocoltura da chiesa.