La vetta del K2

Negli anni ’50, nonna Armida, senza l’ausilio di corde e piccozza, come gli scalatori rimasti nella storia Ardito Desio, Achille Compagnoni e Gino Lacedelli, che a quel tempo conquistarono non senza fatica il K2 (la seconda vetta più alta del mondo, ma la più aspra in assoluto) scalava la montagna e apriva un luogo di conforto e di ristoro, denominato, appunto, K2.
Con la generazione successiva di Giorgio e Mariella, è divenuto un nido di accoglienza, grande cucina di piatti tipici e mitici e palestra di due piccole donne rondinotte in crescita.
Le piccole donne, sono divenute due orchidee, mentre i genitori dopo aver composto miliardi di tortelli, trasformato ettari di cipolle in mitica zuppa, rotto i gusci di camion di noci per il pan de’ santi, le torte, le marmellate, gli altri amuleti uscivano dalle cucine di Mariella, hanno deciso che è ora di risentire il vento fra le foglie di castagno, il calduccio del guardare il sole crescere dalle coperte, il rumore del mare e osservare la crescita dei funghi nel bosco.
Saranno tante le persone che fisseranno fra le più struggenti nostalgie, momenti di svago e sapori, ma è anche giusto che dopo aver tanto coccolato, siano i due colossi di Abbadia, a farsi coccolare.

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