Vasco e la vangatura dell’orto in letizia

Vasco non lo sa, ma per la preparazione della terra dell’orto usa uno strumento già conosciuto ai tempi degli egizi e dei sumeri, che lo avevano rapresentato in alcune raffigurazioni.
Messa a mollo qualche giorno per far allargare il legno, controllata la barra di spinta a piede e visto che la terra è soffice come una crostata, umida, ma non molle, si leva la pesante felpa invernale, che getta sopra un muro a secco (che il sole scalda a giornata) diventando così un pregiato punto di riposo e di osservazione della sua tribù di gatti grassi e giocosi.
Una vangata, una rigirata di terra, una vangata, una rigirata di terra, una pedata al gatto che si struscia ai piedi, un’altra vangata e una rigirata di terra, un’alzata di sguardo verso la porta e la torre, verso chi arriva a trovarlo in questo luogo intenso e potente e poi lo aiuta a cercare il telefono, perso o appoggiato da qualche parte.

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