La scorsa volte, si era nel 1970, lo scasso per smuovere e spezzare lo scoglio di alberese dove poi andare a mettere a dimora le viti, venne fatto con la dinamite e poi una mega ruspa con il ripper che spaccava sotto terra il sasso che poteva.
Altri tempi, altra teconologia si è affinata, altra professionalità specializzata nello scasso e nella preparazione e messa in opera dei vigneti.
L’Agrichianti è all’avanguarda del settore e in questo momento sta rimettendo in ordine un pezzo di terreno che ha sempre dato un vino splendido da radici ben piantate nel raffinato galestrino arido nei pressi di Vertine.
A breve il livellamento, la spianatura della terra superficiale e buona tenuta da parte e la tanto attesa piantatura delle viti tradizionali e senza antani.