Il bollo del carro agricolo

Nel 1950/51 l’imposta di bollo per il carro agricolo di legno trainato da bovi era di 300 lire, mentre nel 1952 aumentava a 500 lire, nel 1953 non c’è ricevuta di pagamento e nel 1954 aumentava a 1000 lire, segno che i contadini erano sull’orlo di diventare miliardari per l’uso dei carri per il trasporto dei sassi, dei foraggi, delle manne di grano mietute sotto il sole di luglio da condividere con il padrone, al netto del fattore, come prevedeva il contratto mezzadrile.
Il pagamento dell’imposta veniva certificato da una targhetta metallica da punzonare a chiodi sul carro con su impresso l’anno, una ruota di carro stilizzata, la somma versata e la sigla della provincia di appartenenza.
Questi attrezzi da lavoro erano frutto di un’artigianato sopraffino nell’uso del ferro e del legno ma indice di tanta fatica e vita difficile piena di rughe sul volto e nell’animo gobboni nei campi che chi non l’ha mai provata spesso elogia e rimpiange, ma non lo vorrebbe fare.

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