Barca della Berardenga: i dieci caduti dimenticati della Grande Guerra

Barca, casale in Val d’Arbia, sul torrente Malena, con chiesa parrocchiale nel piviere di San Marcellino in Avane, altre volte in quello di San Felice in Pincis, poco a ponente di Castelnuovo Berardenga.
Ora è come si vede nelle foto, il tetto di tabelloni della chiesa giace sul pavimento, le pareti,  affrescate come in uso da qualche pittore locale dei primi del novecento, quel poco si intravede corroso dall’umidità.
Poche scalette dissestate portano a un piano antistante la chiesa, sul muro, di fronte per chi arriva, una lapide, una delle tante messe negli anni dopo la Grande Guerra (1914/18) a ricordo di quanti persero la vita in quell’inutile strage.
Una lapide in cui ancora si leggono i dieci nomi, i dimenticati, in questo piccolo borgo dimenticato, corroso dall’incuria e dal tempo.
Una breve ricerca, corredata di commozione, le loro storie, condensate in reparto, nascita e non ritorno a casa.

Pizzichi Lorenzo di Santi, soldato 3 Reggimento Bersaglieri, nato il 16 marzo 1891 a Castelnuovo Berardenga, morto il 12 luglio 1915 nella 18 sezione di sanità per le ferite riportate in combattimento.

Salvinelli Giulio di Ettore, soldato 127 Reggimento Fanteria, nato il 20 luglio 1894 a Castelnuovo Berardenga, morto il 29 agosto 1917 sull’altipiano della Bainsizza per ferite riportate in combattimento.

Tracchi Vittorio di Silvio, soldato 63 Reggimento Fanteria, nato il 20 luglio 1890 a Gaiole in Chianti, morto il 21 ottobre 1915 sul Carso per ferite riportate in combattimento.

Maffei Sabatino di Carlo, soldato 3 Reggimento Bersaglieri, nato il 28 marzo 1891 a Castelnuovo Berardenga, morto l’8 novembre 1915 sul monte Col di Lana per ferite riportate in combattimento.

Cesari Terzilio di Bernardino, 51 Reggimento Fanteria, nato il 19 aprile 1895 a Castelnuovo Berardenga, morto il 21 ottobre 1915 sul Col di Lana per ferite riportate in combattimento

Pianigiani Livio di Lodovico, soldato 233 Reggimento Fanteria, nato l’8 maggio 1894 a Castelnuovo Berardenga, morto il 27 ottobre 1918 nell’ospedaletto da campo n° 325 per ferite riportate in combattimento.

Manganelli Giulio di Pietro, soldato 51 Reggimento Fanteria, nato il 15 marzo 1861 a Castelnuovo Berardenga, morto il 3 luglio 1918 in Francia per ferite riportate in combattimento.

Anichini Bramante di Emilio, soldato 36 Reggimento Fanteria, nato il 9 settembre 1897 a Castelnuovo Berardenga, morto il 1 aprile 1917 a Modena per malattia.

Landi Bramante di Ettore, soldato 70 Reggimento Fanteria, nato il 29 marzo 1886 a Castelnuovo Berardenga, morto il 20 maggio 1916 a Codroipo per malattia.

Capanelli Ottavio, nato nel 1889, 8 sanità, morto il 30 dicembre 1918

Fonte: Caduti Toscani della Grande Guerra

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, Berardenga, Federica, Fotografie 2018, persone e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a Barca della Berardenga: i dieci caduti dimenticati della Grande Guerra

  1. Pingback: Barca di metà ‘900 nel ricordo di Margherita Fontani | Andrea Pagliantini

  2. Pingback: Lo stato delle macerie della chiesa di Barca | Andrea Pagliantini

Lascia un commento