Dal 2011 ha cambiato denominazione, ma nel cuore dei senesi rimane sempre l’Upim come punto d’incontro, di svago, di serene giornate quando piove come in questi giorni, a cui è legato anche un famoso fatto storico del 1979.
Un altro importante luogo del tempo libero cittadino: non più luogo di camiciole per nonne, ma di nonne, mamme e adolescenti alla ricerca del pezzo migliore per il quotidiano andare.
Arricchito dai migliori tagli della moda a mandorla, profumi e cremine, ombrelli di ogni colore e foggia, camicie, completi da montepaschino, oggettistica per la cucina, ciantelle e accappatoi, vasi e tegami e un intero reparto di abbigliamento per infanti, l’ex Upim rimane, per locali e turisti, uno dei migliori centri culturali della città dove andare quando fuori piove.