Il “Simpulum”, oggetto di uso comune ai tempi degli Etruschi, non per cavare la ribollita dal tegame o i tortellini in brodo, come molti potrebbero pensare, bensì per travasare il vino da un recipiente a un altro o per mescolare la bevanda dopo l’aggiunta di frutta, miele,ecc e poi servirla.
Il “rumaiolo” si trova esposto nella parte archeologica del Museo Paleontologico di Montevarchi, dove si trovano reperti di origine Chiantigiana (Cetamura) e Berardenga (Poggione).
Gli Etruschi non erano per niente degli sprovveduti e avevano inventato tutta una serie di utensili da cucina efficaci e di raffinata concezione, come la grattugia, il colino, il poppatoio per piccini e tutta una serie di altri oggetti che si trovano nel sito del Museo Archeologico di Firenze.