Il Museo paleontologico è situato a Montevarchi,appartenente all’Accademia Valdarnese del Poggio e fondato nel 1819.
L’emblema del museo è il cranio, completo delle gigantesche difese, dell’Elephas meridionalis, ritrovato nelle seconda metà dell’Ottocento in località Le Ville ed esposto nella prima sala che accoglie i visitatori al museo.
Le vetrine sono occupate da fossili di vegetali (filliti) provenienti da Castelnuovo dei Sabbioni e risalenti alla prima fase lacustre, (Ficus, magnolia, Castanea, Sequoia, Platanus, Quercus, Salix, ecc).
Da notare i resti di noci di Juglans, le castagne acquatiche molto ben conservati, molluschi di acqua dolce, tartarughe di acqua dolce e trote.
Troviamo poi i resti dello Stephanorhinus etruscus risalenti alla seconda fase lacustre nel gruppo di Montevarchi, simile all’attuale rinoceronte di Sumatra, anche questo a due corna che però non sono visibili perché non fossilizzano, i fossili di tapiro (Tapirus arvensis) risalenti alla prima fase lacustre nella successione di Santa Barbara, resti fossili di animali più piccoli come l’istrice (Hystrix etrusca), il castoro (Castor plicidens), la lepre (Lepus valdarnensis) e la bertuccia (Macaca sylvana florentina).
Importante la sezione archeologica del museo intitolata a Alvaro Tracchi, noto storico e archeologo del Valdarno, con una sala dedicata ai reperti da lui trovati in tanti anni di ricerche sul territorio dal Chianti al Valdarno.
Qui una raccolta di reperti etruschi che provengono dal Poggione, nel territorio della Berardenga.Fonte: Montevarchi Cultura.