Era l’anno di grazia 2015, quando i cittadini di San Gusmè si ritrovarono davanti all’Ufficio Postale del capoluogo (Castelnuovo) per protestare contro la chiusura dell’importante servizio nella frazione,con l’intento di tenere aperto lo spertello per le ovvie esigenze.
Sindaci e autorità dell’epoca si espressero nell’ennesimo (sterile) comunicato stampa per dire quanto le Poste centrali fossero cattive, ma niente virò verso qualcosa di utile alla popolazione, se non poche ore di apertura dell’ufficio a settimana.
Divertente (si fa per dire) che l’Ufficio di fronte al quale i “frazionisti” sangusmeini, invenivano nei confronti del mal servizio delle Poste, si attui la stessa identica politica di ripiegamento.
Una popolazione composta di oltre migliaio di persone, la retrocessione dell’Ufficio a “periferico”: la sala d’aspetto nel Circuito Automobilistico Cittadino di via Roma, un solo sportello aperto, disagi, code chilometriche sotto la pioggia o il sole, di fronte proprio al Palazzo Comunale.
Se l’essere cittadini della Beradenga è più una condanna che un orgoglio, questo è uno dei tanti modi per prenderne atto. Fonte: Il Gazzettino del Chianti
Saresti da proporre al pd per fare il prossimo sindaco per ridar brio a questo paese assonnato!
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Guarda che ci vuole un vagone di commessi viaggiatori di LSD per riaccendere la fantasia nel paesello e non viverlo come un condanna alla Cayenna! 🙂 Ho una vocazione e un approccio anarchico francescano nell’andare il che non vede coerenza alcuna con un partito dove si tesserano vergini con prole.
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La posta è un problema serio che non è neanche tanto distante dal palazzo comunale, se si volesse vedere…
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