Divieto del lancio di riso a San Vittore

Dopo il calo delle misure drastiche di contenimento, sono riprincipiati in essere i matrimoni celebrati in stile civile o religioso.
La ricerca di luoghi in disparte, intimamente belli e vicini comporta che la Pieve di San Vittore sia un luogo ambito in cui pronunciare vicendevolmente il proprio “Si”.
Con il problema però che le manciate di riso tirate in chiesa, diventano probanti, tanto che, Bruno, il preparato e appassionato custode dell’edificio religioso, quando si tratta di levare il riso lanciato dagli invitati agli sposi, impreca non poco quando si tratta di togliere i chicchi fra mattonella e mattonella.
Per cui c’è di fatto il divieto di lancio di cereale entro l’area coperta, quindi, per venire incontro alla manutenzione della pieve, occorre lanciarlo fuori o cambiare argomento.
Allo studio, per ovviare al riso, lancio di ortaggi di stagione o direttamente cocomeri o poponi, che, per la loro rimozione, il lavoro è breve.

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