Di un lungo salone che accoglieva i pellegrini maschili che giungevano a Siena si tratta, con le volte affrescate dai più grandi artisti del tempo: Lorenzo Vecchietta e Domenico di Bartolo, per dirne qualcuno.
Scene di accoglienza e di cura dei pellegrini e dei malati, scene di consegna delle razioni del grano ai ricoverati, proveniente dai campi disseminati nelle Grance della provincia, scene di vescovoni a cavallo non spernacchiati, che la committenza non avrebbe gradito.
Scene maestose di una sanità inclusiva che accoglie a dispetto di vesti e della provenienza, il buon sentore della sanità pubblica.