Un forno antico freddo da oltre trent’anni ha pianto l’umidità accumulata dalle pietre grazie a fascine di talli/polloni di ulivo e minutaglie di potature di gelso e viti secche che lo hanno riscaldato a dovere per un esperimento di valutazione dei tempi di cottura di un pollo con patate dentro una teglia a forno chiuso.
Patate e pollo divini gustati con un calice di vino appropriato. Primo esperimento bellico nucleare di tempi, temperature e cotture per arrivare insieme alla spolverata dei ricordi dei gesti e delle azioni di chi il vecchio forno a legna lo usava spesso, alla cottura lenta di un maialino di taglia discreta.
Intanto la commozione dei gesti e del fuoco dentro al forno rivitalizzato, ha dato impulso a seri esperimenti per richiappare un altro modo semplice e cordiale di stare insieme.
Gli unici a rimetterci saranno polli, faraone, coniglioli…. maiale.
Viziosi!!!! 🙂
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Non era un pollo (ne’ una nana): era una faraona.
Devo dire che il conigliolo del giorno dopo e’ venuto cotto anche meglio. E sempre meglio verranno le cose, visto che ora che si e’ sgranchito ed e’ uscito dal torpore quasi quarantennale, lo si puo’ scaldare a dovere. E le idee non mancano….
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… e per chi tende al vegetale, ci sono sformati, timballi, lasagne, pasticci, e altre slurpevoli chicche.
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Bravi!!!!
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e il pane ovviamente
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