Antonio Ghirelli che nei primi due anni del mandato presidenziale di Sandro Pertini, è stato l’addetto stampa del Quirinale, nei suoi scritti di memorie, soprannominava amorevolmente il suo capo come il “Vecchio sovversivo” pimpante e carico di energie.
Sandro Pertini aveva la scorza dura e un animo formidabile che non adduceva passi indietro di fronte al suo credo e alla sua coscienza.
Ha fatto la Prima Guerra Mondiale da pacifista, mentre molti degli interventisti, sostavano nelle più tranquille retrovie o non sono proprio risultati nei ruolini delle furerie.
Come se quattordici anni nelle carceri della dittatura, potessero scalfire il suo animo e il suo pensiero di giustizia sociale e di libertà.
Il suo settennato è stato sicuramente quello più duro, contraddistinto dalle offensive della mafia, degli scandali e della corruzione, delle incrostazioni democristiane che facevano marcire ogni cosa, il delitto Moro, Vermicino, il terremoto in Campania, la P2, la vittoria ai Mondiali che l’ha reso gioioso.
Burrascoso, iracondo, sottile, irruento, dolce, sensibile, giusto libero e pulito.