Di fronte a quell’obbrobrio incompiuto in vetrate e cemento del poliambulatorio, c’è una piccola area di sosta posta sotto la fresca copertura di piante.
Arrivando, la piazzola rimane sulla sinistra e l’attenzione giustamente cade sulle macchine in arrivo dalla direzione opposta al senso di marcia.
I pochi minuti che servono per fare il giro di Bagno Vignoni, qualche foto, il ritorno alla macchina con la sorpresa di trovare un foglio rosa sul tergicristallo, così come tutte le macchine intorno.
Arrivando è quasi impossibile notare la presenza di un cartello, posto all’ingresso della piccola area di sosta, che definisce la zona con il disco orario di un’ora.
Altre macchine o un furgoncino ne impediscono quasi totalmente la visione, per un cartello del genere che sarebbe opportuno fosse proprio di fronte al bordo del parcheggio per essere visto.
Poco prima di entrare a Bagno Vignoni, una sontuosa macchina della Polizia Municipale, sosta con due agenti fissi che danno indicazioni oppure dialogano cordialmente con i visitatori.
Poco dopo inizia la mietitura, con la falce fienaia sotto forma di penna nel blocchettario che in pochi attimi porta nelle casse del Comune di San Quirico d’Orcia una bella quantità di sacchi di grano.
Ciò probabilmente spiega la presenza assidua della pattuglia, ciò certifica la tristezza di come non si punisca il cittadino marrano e incivile, ma si scommetta se il cartello del disco orario possa essere visto o meno dal cittadino bersaglio. Fonte: Il Cittadino.