Viene da chiedersi come possano ovviare al problema del traffico e della sosta città come Bombay, Calcutta, Città del Messico, Marrakesch o Manila, se in un paese della provincia senese il cui nome è lungo più del centro abitato (Castelnuovo Berardenga) pare di essere nel posto con il più alto esercizio creativo di parcheggio marrano al mondo (che si protrae da decenni) ma non c’è la forza, nè la seria volontà (capacità) di risolverlo.
Persone bloccate in casa nelle ore serali, bambini che non passano con la cartella per andare a scuola, mamme con passeggini bloccate, ambulanze che non riescono a svolgere la loro mansione perchè molti comodi marrani usano a proprio piacimento le aree più comode per la sosta.
Per i visitatori del piccolo centro alle porte di Siena, i monumenti più famosi da vedere, sono ormai le auto in sosta, alcune delle quali, diventate leggendarie, come la Seicento in piazza Marconi e la Golf del centro storico.
Ad un occhio attento non potrà sottrarsi la visuale di quanto olio da motore ha imbrattato le lastre sotto la Torre dell’Orologio, emblema di come vanno le cose e non si risolvono i problemi, in quello che, dopo Arcore, pare essere il paese più bello del mondo.
BRAVO…non se ne può più di questo casino!!!!!
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Visto in un mio recente passaggio questo problema nel centro storico, ma la domanda delle domande é: “Il problema è il problema o il problema è chi lo dice?”.
In un paese così ristretto e dove tutto è sotto controllo, è incredibile che ancora non sia stato messo un argine al “problema”…
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Viene in mente una bella poesia di Marta Medeiros, quella che inizia dicendo: “Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine……”.
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