Loredana Raciti è una splendida signora e un’artista quotata e affermata, che ha esposto le sue opere in ogni angolo d’Italia e del mondo.
Ad Amelia, in provincia di Terni, ha rispolverato e sanificato un picolo e delizioso appartamento sul retro di un palazzo storico, nato per volontà di un vescovo, esponente della famiglia Petrignani, protettore del giovane Caravaggio.
Improvvisamente, si è vista piombare (senza avvertimento, senza che lei fosse presente) nella sua piccola corte (dove accedono alle abitazioni altre persone) il poderoso e mastodontico motore di un condizionatore, che successivamente ha appreso essere necessario al mantenimento dei locali e delle opere lì esposte, nella Sala dello Zodiaco,, usata spesso come luogo di rappresentanza.
C’è un po’ di ottusità da parte delle autorità comunali che curano la salvaguardia della Sala dello Zodiaco e delle sale di pregio del Palazzo: un po’per il luogo dove quell’armadio di ferro è stato piazzato, un po’ per la necessità effettiva (dato che mai è stato utilizzato) un po’ per il frastuono che genera in un centro abitato.
Un motore del genere, se acceso, terrebbe sveglia una buona parte degli abitanti del centro storico e averlo piazzato in quel cortile, senza mai averlo acceso, lascia qualche dubbio sulla sua reale necessità.