Censimento delle rose e dei giaggioli di Vertine

Le punte dei tralci di rosa e dei giaggioli sono mossi dalle onde malinconiche del Tango che esce dalla fisarmonica di Astor Piazzolla, mettendo in fila brividi emotivi e volti che neanche la grandine e le più fitte gelate cancelleranno dalle menti.
Nel brivido intensamente emotivo che contraddistingue l’essere verticale, qui lo sbocciare di rosa, si riempie di significato.
Una rondine, un pianto, un urlo rivoluzionario, una croce da restaurare, un amico da piangere, un volto di donna intenso, scorbutico e solare, che non è un oblio, ma un amore permanente. Poi arriva un’ape carica di fiori pendenti, portati da Sorin.

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