Campi, villaggio etrusco dove nasce l’Ombrone

Un poggio piano, da sopra al quale, in una giornata nitida si può spaziare visivamente aperdita d’occhio fino alle pendici del monte Amiata, un panorama imponente.
Non è un caso che gli etruschi si erano appolaiati e acquartierati lassù in quel poggio piano e dominante, creandovi un villaggio.
Tutto intorno è sinonimo del loro passaggio gli etruschi, nella loro lingua, si chiamavano Rasenna, Rosennano, di fatto è poco distante.
Un villaggio, scivolato via, via nei tempi di importanza, nei confronti della vicino paese di San Gusmè e rimasto borgo agricolo da tanti anni di proprietà della famiglia Socini Guelfi.
Sei gli abitanti, molti gli animali da cortile presenti, incanto di luogo integro non pettinato dai tempi, qui è nato il beato Pier Pettinaio, citato da Dante, qui nasce l’Ombrone, che con la dominazione francese ha permesso al Chianti di accasarsi in provincia di Siena, per via dei suoi torrenti, affluenti dell’Ombrone.

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