Unico italiano ad aver ottenuto il premio Oscar per la regia, Bernardo Bertolucci ha legato il suo nome alla storia del cinema con la realizzazione di film indimenticabili e potenti.
“L’affresco macchiaiolo” di “Novecento”, musicato dall’altro grande Ennio Morricone, di imperitura memoria di un periodo delirante e tragico, dopo la passione travolgente di “Ultimo tango a Parigi” e prima degli orizzonti come “L’Ultimo imperatore”, “Il tè nel deserto”, “Piccolo Buddha”, la terra di Siena, con una ragazza che impara a essere donna, nel celebre “Io ballo da sola”.
Girato nel 1996, con la giovane Liv Tyler che arriva all’elegante stazione di Siena (prima che la struttura fosse aggredita e sovrastata da monumenti al cemento inutile) giunge nel casale di Podernovi, (presso il castello di Brolio) dove qui vive una comunità di spiriti irrequieti, fra le vigne e le statue di Matthew Spender, danza sotto il leccione poco distante, si tuffa in una piscina simil olimpionica, (che invece è il lavatoio del podere sapientemente ripreso e curato) vive la gioia di una festa nel giardino della splendida villa Bianchi – Bandinelli di Geggiano
Questi i luoghi raccolti nel bel libro di Paola Micheli “Ciak si gira in terra di Siena” edito da Betti, questi i luoghi in cui il Centro Guide Siena, ha organizzato una visita per i molti che a distanza di un quarto di secolo, si fanno incantare dalla pellicola e dall’ armonia del paesaggio chiantigiano e della Berardenga.
bellissime foto ed incantevoli luoghi, grazie a voi che tenete sempre vivo il ricordo di questa splendida pellicola del maestro Bertolucci,
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