La mostra allestita al Santa Maria della Scala è il frutto di ricerca e di selezione da ben 2500 immagini custodite in 22 archivi privati di discendenti di partecipanti all’immane tragedia della Grande Guerra.
Sono state selezionate 100 fotografie per raccontare l’eperienza di 36 persone di Siena e provincia nel contesto del conflitto mondiale.
Fino al 15 gennaio sarà possibile visitare la mostra che raccoglie foto, diari e cartoline inviate e conservate da persone che hanno sofferto nel fango delle trincee la comunanza di un dramma proveniendo da estrazioni sociali diverse.
Ne viene fuori un resoconto duro e intenso, di scene con soldati placidamente stesi sull’erba e di scene di trincea e poco dopo di vita rapita lontano da casa.
Nella nostalgia di casa, delle abitudini, dei sapori del cibo nelle famiglie, degli estratti di gioia della vita civile escono due elmetti, forse l’immagine più bella e struggente della mostra. Due elmetti da guerra dell’esercito italiano riadattati come zucchini dei fantini del Palio dipinti con i clori della Contrada del Bruco e della Contrada della Pantera.
In mezzo anche del materiale raccolto dall’allora aviere Francesco Gagliardi, contadino e poi boscaiolo di Radda, testimone e attore di un conflitto che ha portato poca gloria ma tanta rovina.









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