Il riposo del daino all’ombra di ulivi protetti da recinzione

Dopo un pasto abbondante di germogli di vite e foglie di ulivo, un piccolo daino si stende all’ombra di un ulivo per una tranquilla quiete digestiva.
Sia la vigna che l’uliveta sono recintate e protette da una rete alta due metri, a maglie larghe, robuste e la rete è interrata per circa trenta centimetri nel tentativo di impedire lo scavo e l’accesso alle coltivazioni da parte dei cinghiali.
Il risultato di come i cervidi affrontano il problema in queste foto è ben evidente: un salto ed entrano beatamente a danneggiare e rendere improduttive le piante di vite e di olivo.
L’incontrollata e alimentata presenza a pane e granturco di questi animali, oltre ad essere un grave danno economico per le aziende rappresenta anche una bruttura sempre più fitta e spessa che danneggia la fruizione della bellezza e del paesaggio da parte dei residenti e dei tanti turisti vengono a visitare il Chianti.

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