Sughetto di giallarelle e storie dal 1978

giallarelle vertine settembre 2024

Nella memoria collettiva dei piccoli luoghi, il modo con cui si indica un anno ben preciso è dato da quanto è avvenuto nel suolo circostante.
Uno dei tanti esempi fattibili riguarda l’anno 1978, dove è diffcile non ricordare che venne scandito dalla morte di due papi, dal rapimento e uccisione di Aldo Moro, dalle forze israeliane che invasero il Libano (tanto per cambiare) i mondiali di calcio in Argentina, il delitto di Peppino Impastato e tanto, tanto altro.

Non erano le varie tragedie e neanche le reti di Bettega o le scivolate di Cuccureddu a essere ricordate nelle sere a veglia del Piccolo Mondo Antico.

Per sapere che si stava parlando del 1978, bastava dire: “l’anno dove ci si riempì di funghi” e tutti erano concordi nel dire che fu una grande annata.

“L’anno della tragedia” invece fu il 1982, non perchè si vinsero i Mondiali, vennero uccisi Pio La Torre e il generale Dalla Chiesa (dolore e tristezze maturate nel tempo) ma perchè l’istrice fece strage nell’orto e dal gaio paese delle Sette Torri ci fu un trasferimento nella valletta dove scorre il Borro sottostante.
Il 2024 torna a essere “l’anno dei funghi”, ma come nel 1978 il Libano è invaso e sotto attacco e il sentimento della ragione è stato il primo dei dispersi.

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