Nel borro di Parabuio

Il momento in cui ancora non c’è foglia, è l’attimo giusto per cogliere il fragore che dall’angolo del Parco dei Caduti di Vertine, si sente distintamente.
Uno scorrere di acqua che dura tutto l’anno, anche nei momenti più fatali di siccità, e il tutto avviene in un percorso formato dal calcare, da piante, piccoli legni, inglobati nel tempo.
Questo splendido disegno della natura è la base costruttiva su cui poggia Vertine: i tetti a volta delle cantine, sono costruiti di questo materiale spugnoso, lo stesso che abbelliva ogni singolo leccio del Parco dei Caduti.

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