Berardenga, erba arancione e cemento

La zona intorno Pievasciata sembra faccia parte di un cantone autonomo a statuto speciale rispetto al restante territorio comunale.
Chiunque può fare un giro per verificare la difformità che sussiste fra la campagna intorno Pievasciata e il resto della Berardenga (territorio al quale è stata recentemente confermata la Bandiera Arancione del Touring Club) dove l’ingegno e la lungimiranza di guardare al presente e al futuro permettono di fare un tipo di agricoltura saggia e comprensibile.
L’erba delle vigne intorno alla piccola frazione famosa per la Pieve abbandonata da anni è dello colore della Bandiera del Touring, ma è un arancione antistorico che lascia perplessi.
La pratica del favino da sovescio al centro dei filari per azotare naturalmente il terreno e l’erba color arancio sotto le viti, sono un controsenso assoluto (al netto anche del fatto che la terra di quella zona “è così tenera che si taglia con un grissino” per parafrasare una vecchia pubblicità televisiva) ma anche per rendere chiaro come un comune mezzo meccanico possa assolvere al compito di togliere l’erba senza dover gettare per terra “l’agente orange”.
In mezzo alle vigne arancioni, spicca una gru accanto a una voragine dentro la quale si stanno inettando delle grosse quantità di cemento per erigere un immenso annesso agricolo.
Per la posizione, il contesto, l’impatto che mostra e mostrerà ancora di più una volta finita la costruzione pare essere una ferita a cielo aperto da completare… ma si sa che la Giornata Nazionale del Paesaggio si tiene ogni anno il 14 di marzo per le frasi e i comunicati di rito, poi, per un anno, non c’è da pensarci.

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2 risposte a Berardenga, erba arancione e cemento

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