Alta come un cerino, larga con equilibrio bastevole, occhi cavernosi alla raffinata crema di nocciola, sgranati come due finestre sempre aperte sul mondo, sempre chiuse a momenti, o con gli scuri come palpebre impercettibilmente accostate.
In quel tanto di luce bastevole per il filtraggio di un’immagine riflessa su vetro, libro, nota, pellicola, fragranza, che riaccende il tuo volto nella sua infinita suadenza di rondine gagliardamente puntigliosa e romantica.