
Il 10 luglio del 1903, l’impiegato dell’Ufficio Postale di Gaiole, annulla il francobollo della cartolina in oggetto, destinata a Roma, per Sua Eccellenza Monsignor Bartolmeo Grassi Landi, noto musicologo di fine ‘800.
La invia don Antonio Beni, all’epoca prete della chiesa di San Bartolomeo a Vertine.
Molte, le cose che divergono dall’esistente: non esisteva il Parco con il Monumento ai Caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, non esisteva la pista da ballo, creata nel secondo dopo guerra, con il casotto per l’orchestra.
Non esisteva la strada comunale che collega con il capoluogo, inaugurata intorno al 1935, il muro che costeggia i campi di olivi giungeva quasi fino all’ingresso del paese.
Nell’orto del prete, allora si scorgevano filari di viti (dove perirono cinque persone e ci furono quindici feriti per un cannoneggiamento tedesco), dove adesso, fra la chiesa e la torre dell’anno Mille, è situata, da alcuni anni, una potente vasca idromassaggio.
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