Palio 2 luglio 2018: Drago

Il Palio in cui mancava la bellezza della  pervinca fra le trifore. Il Palio disegnato da Emilio Giannelli, che rimarrà nel museo della propria Contrada, il Drago, che dopo un’estenuente mossa ha zittito tutte le mire di vittoria dell’Oca che  pareva fosse la predestinata alla vittoria finale.
Così non è stato, a letto presto e digiuni dopo che i ragazzi della Torre a San Martino non hanno mancato di giore e cantare alla sonora purga della Contrada di Fontebranda, poi celebrata con grandi teglie di patate e arista, consumate con gusto fra le vie di Salicotto.
Il debutto del nuovo sindaco Luigi De Mossi, l’arrivo di Salvini a fare da comparsa, vari ministri, sindaci aretini, Meloni e poponi.
La bellezza di un’attrice messa in posa alle trifore, il bagno alle zampette del proprio cane di una graziosa carabiniera di servizio, un ragazzo padovano piovuto in Piazza del Campo affascinato dal tutto, le discussioni solite fra Nicchio e Montone, la gioia dei contradaioli del Drago neanche tanto digiuni di vittorie, i bovi chianini arrivati al prato di Sant’Agostino e diretti per le vie di Siena, quella rondine improvvisa che gioisce, strilla e impreziosisce ogni corteo storico, ogni vittoria.

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5 Responses to Palio 2 luglio 2018: Drago

  1. Avatar di Antonella Antonella ha detto:

    Ma l’Onda com’è andata?

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  2. Avatar di francesca francesca ha detto:

    Le foto sono spettacolari!!!!!!!!!!!!!

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