Rosennano, dove osano le aquile

Poco meno di seicento metri di altitudine, ma con una rilassatezza e quiete da nido delle aquile, dove il bene più prezioso oltre la quiete è l’acqua e il suo rispetto e uso con lauta parsimonia.

Fuori dalle rotte più comuni e dai restauri più stravolgenti, ma pur sempre con una poco elegante antenna parabolica innestata in una delle due nicchie frontali della ex – chiesa, (riconvertita da pochi anni ad abitazione) dove probabilmente alloggiavano un paio di statue di santi, sostituite da una moderna propaggine di Murdoch.
Il cavallo ingordo di coccole, le foglie gialle, il madonnino infiorato, un parcheggio iniziato e rimasto a mezzo, le cento lire conficcate in terra di fronte alla vecchia bottega, dove il bottegaio ogni volta che passava tentava di liberarle e mettersele in tasca e che ora sono un monumento alla memoria di un luogo più popolato e più vissuto, come tanti dei borghi e città della Toscana.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, Berardenga, Federica, Fotografie 2017 e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

1 Response to Rosennano, dove osano le aquile

  1. Pingback: Rosennano, un visionario borgo dell’arte | Andrea Pagliantini

Lascia un commento