Le api del Chianti di Mirko Franchi

L’inverno di Mirko trascorre aiutato dal piccolo Gioele con il costruire cassette colorate diversamente per dare asilo agli sciami nuovi che si formano nei primi giorni di maggio.
Da primavera le api iniziano il volo sui primi esemplari di fiori il calore propone, mettono il polline in casa, pazientemente lo eleborano e trasformano in miele.
E le api lavorano sempre,come chi le cura e sposta le casette di notte in una transumanza alla ricerca dei nuovi pollini seguendo la cadenza dei fiori.

Esemplare la passione di Mirko, esemplare la bontà del suo miele di castagno.

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3 Responses to Le api del Chianti di Mirko Franchi

  1. Avatar di rocco rocco ha detto:

    belle cose. Oggi, invece, ai cassonetti della strada per Montichiaro c’è un ondulato in eternit, che le bestie che l’hanno lasciato hanno anche messo dentro i cassonetti. Spero che l’opera di spezzarlo per farlo entrare nel cassonetto abbia assicurato alle bestie un buona boccata di polveri di amianto.

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  2. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Un’altra aria rispetto ai fiori e al miele quella dell’eternit nei cassonetti… questi sono sicuramente in malafede, ma ho maturato l’idea che molte persone vedendo che intorno ai cassonetti viene lasciato di tutto e ogni tanto viene portato via, sono convinti che si tratti di una pratica lecita e comoda quella di lasciare di tutto nelle piazzole…

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  3. Pingback: La sciamatura e il recupero delle api | Andrea Pagliantini

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