Ricorre ancora il famoso architetto Baldassarre Peruzzi che disegna una fortificazione del perimetro dell’abbazia prima dei benedettini e poi dei camaldolesi nel XIV secolo.
Il vescovo di Siena nel XVIII secolo decide di trasformare l’edificio in villa riducendo la chiesa e trasformando gli alloggiamenti monastici in villa padronale.
Oggi è sede di azienda agraria e attività turistica, ma è anche un punto di attrazione per l’aver dato lo spazio creativo al gallo realizzato con i cerchi di botte da Renato Ferretti, ospitato prima in Buca grazie alla galleria d’arte all’aperto di Augusto Bianciardi, poi per essere transitato all’entrata di San Gusmè e ora per la collocazione definitiva nella “piazza” di Badia a Monastero. Ottimo posto per escursioni e camminate.









Non conoscevo Badia a Monastero e grazie alla tua segnalazione, sarà una delle mie prossime mete, per vedere di persona, quello che hai descritto.
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