0 Responses to Fantasia

1. Giuseppe Manasseri ha detto:

   19 novembre 2012 alle 16:36

   Oltre un mese fa cercavo un sistema di diserbo naturale e mi sono imbattuto in questo blog che da allora consulto ogni giorno dopo il caffè mattutino.
   Puntuale , sapiente, pacato e, alla bisogna, determinato, mi fa rivivere i momenti vissuti a Civitella Marittima nel lontano ’78 quando da lì mi recavo alle terme di Petriolo per costruire una tubazione che da fondo valle solleva acqua a 41°C puzzolente di uova marce al nuovo albergo di lusso che stava sorgendo in alto e , in mezzo al bosco.
   Convivevo con vipere onnipresenti e gente toscana e oltre ad imparare a gustare vin santo e carne di cinghiale , capii addirittura che anche il simpatico Domenico , balbuziente, poteva parlare normale… cantando una canzone .
   Scoprivo il pane scemo e l’acquacotta , il palio , il cotto di Toscana e come mantenerlo lucido ma soprattutto , da quella gente, traevo linfa di italianità vera , l’ilarità con la serietà , la laboriosità con il gusto per la vita, l’ingegnosità con la semplicità e ………la Fantasia.

   Per l’appunto , questo post , mi porta a guardare a quel mondo che non c’è più, alle occasioni da me e coetanei sciupate irrimediabilmente , allo squallore che abbiamo saputo costruire attorno a noi.
   Poi metto insieme gighen , le nuvole , certi occhi verdi , Beppe della Casina e tant’altro e ciò mi fa sperare che …………………………..

   Grazie Andrea!
   Buone cose!

   Pino Manasseri

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2. riccardo ha detto:

   20 novembre 2012 alle 16:13

   Ti leggo sempre volentieri ma qui ti sei superato con una manciata di parole che spiegano tante cose.
   Grande Andrea il Brera dei contadini.

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3. Andrea Pagliantini ha detto:

   20 novembre 2012 alle 21:18

   Vi ringrazio per i complimenti come ringrazio le persone che si sono fatte vive privatamente, ma non mi monto la testa nè prenderò atteggiamenti da divo.
   Essere quotidianamente a contatto con la terra e le cose da fare comporta la modestia anche solo pensando a quanti prima di me hanno calpestato queste zolle e hanno avuto il buongusto di preservarle e donarle a chi sarebbe arrivato.
   Modestia, fantasia, rispetto del dove si è…. io in queste parole mi ci ritrovo…. con Briatore non saprei di che parlare.

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4. roberta ha detto:

   21 novembre 2012 alle 1:35

   sei un poeta…complimenti…sei riuscito con poche parole a descrivere il bello della natura con la quale sei a contatto ogni giorno…e la stupidità umana…

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5. silvia ha detto:

   21 novembre 2012 alle 20:11

   Questo post è delizioso, un inno alla semplicità.

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