
Cumulo di sacchetti in un qualsiasi giorno d’estate fra le lastre d’ingresso che conducono i turisti fra le bellezze di Siena.
Niente di nuovo, essendo un problema che si trascina da tempo immemore, con i risultati che si vedono ogni giorno per terra anche in orari prossimi al pranzo.
Ma se l’organizzazione della raccolta è un quadro astratto, anche le persone ci mettono del loro: non è raro vedere che quando i sacchetti sono stati rimossi, subito dopo ce ne sono altri in terra, che aspettano il giorno dopo per essere tolti.
Non è giusto, non è possibile, non è pensabile che una città di tale storia e bellezza sia ostaggio di qualche maleducato e di dirigenti che da decenni studiano, studiano, studiano, con risultati che non sono all’altezza di una città che giù nel Costituto del 1309 aveva le idee ben chiare sulla pulizia.