Sotto il sole di Rosennano Borgo dell’Arte

Mentre in puro stile libro/film boiata, “Sotto il sole della Toscana”, turisti americani annoiati andavano e venivano a Vertine in elicottero, a San Gusmè inizia il raduno dei molti camminatori che si sono dati appuntamento per il giro nell’anello di Rosennano.

Qui si sono concentrati in poche macchine per non invadere il borgo della Berardenga e si sono sparsi gioiosi nell’accogliente e fiorita primavera anticipata.
L’anello dei Rasenna, ovvero delle persone rasate, come chiamavano se stessi gli etruschi, da cui poi il nome Rosennano.
Casale Rosennao, di Laura Cellerini e Visionaria di Elena Pietragalla, hanno organizzato il percorso artistico, aprendo le porte del vecchio frantoio a macina dell’800, le cantine settecentesche, la mostra del fotografo naturalista Michele Rossi, che ha esposto scatti con gli animali della Berardenga colti nella loro vita quotidiana all’aria aperta.
Il verde della casa padronale che uno volta ripulito accoglierà le future opere d’arte.
La visita alle tombe etrusche del Poggione, i Rasna, la cui storia è avvolta dal mistero.
Rientro, pranzo nei locali del Casale, Rosennano rivive un giorno pieno di persone, come lo era un tempo, quando era abitato e vissuto, con la sua bottega, le sue storie di persone semplici legate alla terra, al bosco, alle ritualità delle stagioni.
Una pagina di turismo lento, accogliente, della  memoria, con visioni artistiche: il modo migliore per tenere in vita e non snaturare la storia di questo piccolo angolo di mondo.

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