Frugali brividi. Sguardi, mani. Mare agitato.

Ogni volta che la televisione da la notizia di un terremoto nel Chianti, ci si guarda intorno e si cerca di capire quando e a che ora del giorno o della notte ci possa essere stato.

E mentre si cerca di capire, la grassotta del Tg parla di Tavernello Val di Pesa, San Casciano, Impruneta, Bagno a Ripoli, Cerreto Guidi, Vigata, Montecarlo di Lucca e Montalbano di Pistoia e si capisce a quel punto che il terremoto non è nel Chianti, ma nel Chianti miraggio che fa vedere le cose dove storicamente non sono mai state.
Spandere allarmismo è inopportuno. I telegiornalisti ignorano quali possono essere le convulsioni di terrore per un vecchino di Radda, Sotto Vertine o Castellina che si sente dire che ha il terremoto sotto ai piedi e invece il movimento parte da Panzano, Greve e oltre che tutto è, fuorchè Chianti.