Un gregge e uno stormo di storni che vivono in simbiosi con i tafani nelle crete senesi

Per fare un tavolo ci vuole un fiore come diceva Sergio Endrigo, mentre per fare il pecorino buono servono l’erba grassa di primavera o i primi ributti di settembre dopo il gelo di agosto, con l’opera meritoria degli storni che a nuvole di caccia da combattimento ripuliscono il dorso delle pecore cibandosi di quei noiosi animalacci che si chiamano tafani che deconcentrano le pecore dallo scegliere il grumolino tenero dell’erba giusta sotto un cielo turchino che pare pennellato da Simone Martini.

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0 Responses to Un gregge e uno stormo di storni che vivono in simbiosi con i tafani nelle crete senesi

  1. Avatar di silvana silvana ha detto:

    spero che facciano fuori tutti i tafani, in un coro di grati belati …

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  2. Avatar di monica monica ha detto:

    L’incredibile meraviglia sempre diversa delle crete senesi.

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