Tre bicchieri di botrite

Non vi è anno in cui l’azienda in questione non venga citata fra le menzioni speciali di ogni guida che si occupa di vino.
Non vi è anno che l’uva molto prima di essere raccolta non sia nelle condizioni verificabili nelle foto, ovvero piena di botrite (muffa) fino al midollo.
Non vi è anno che le vigne camminate non facciano notare che sono potate nella maniera che serve a fare uva in qualche modo che sarà poi affogata nell’erba verde e poi secca, che le viti non saranno pulite o legate, che l’uva si formerà in grandi fastelli dentro ai quali nè il sole, nè il vento la sanificheranno, nè riusciranno a portarla ad una maturazione un benchè minimo onorevole.
E’ solo una riflessione senza alcuna polemica dato che non divulgherò il nome della famosa azienda, però camminando fra le condizioni delle viti, è strano come ogni anno l’uva riesca a dare vini perfetti di altissimo livello pluri premiati arrivando in cantina piena di muffa e con una maturazione parecchio approssimativa.

0 Responses to Tre bicchieri di botrite

francesco ha detto:

11 ottobre 2013 alle 7:15

Interessante….. ma non c’è verso di sapere il nome dell’azienda???

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Michele Braganti ha detto:

11 ottobre 2013 alle 17:03

Gaiole vero?

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silvana ha detto:

11 ottobre 2013 alle 19:13

Caspita, ma proprio tutta l’uva così?

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Andrea Pagliantini ha detto:

11 ottobre 2013 alle 22:57

L’uva è così al 50% ed ogni ora che passa è sempre peggio per le condizioni climatiche odierne…. si aspetta l’arrivo del grado tenendo l’uva affastellata curandola con i piedi e la e la risposta più ovvia che arriva non può che essere la muffa.

Si, è un’azienda del comune che ha detto Michele, ma altro non aggiungo perchè non ho proprio voglia di star li a ritirar fuori l’archivio di ogni annata che si sussegue.

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mario ha detto:

11 ottobre 2013 alle 23:59

Dai, dicci chi sono questi fenomeni 🙂

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Eleonora ha detto:

12 ottobre 2013 alle 15:02

Dicci chi è ad avere questa bella uva 🙂

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Andrea Pagliantini ha detto:

13 ottobre 2013 alle 15:17

No, non lo dico, non volgio correre il rischio di fare pubblicità ad un’una azienda pluripremiata che non se lo merita.
Almeno a giudicare da come tiene le vigne e in che condizioni ha l’uva tutti gli anni.

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Michele Braganti ha detto:

13 ottobre 2013 alle 19:31

Il Valdarno e’ vicino….

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Andrea Pagliantini ha detto:

13 ottobre 2013 alle 22:26

In linea d’aria e stradale su gomma è vicinissimo…. ed è un bel serbatoio.

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Michele Braganti ha detto:

14 ottobre 2013 alle 11:24

Mi girano davvero i coglioni quest’anno ho il 50% dell’uva in terra x la botrite…dovrei andare anch’io giù nel Valdarno come fanno spudoratamente…alcuni miei cari vicini…

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Andrea Pagliantini ha detto:

15 ottobre 2013 alle 22:02

Ogni anno, indipendentemente dall’annata hanno l’uva in questo modo o scarsamente matura per via dei fastelli (d’uva) che lasciano sulle piante a cui fanno il meno che possono, eppure grado o non grado, muffa o non muffa arrivano premi da tutte le parti.
Sono bravi……. nel marcheting.

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