I suoni del silenzio di San Gimignano

La rassicurante legna che scoppietta è la colonna sonora delle dormite accanto al camino di una banda di aristogatti che conducono una vita da senatori.

Fuori, al buiccio, la nebbia si alza nel silenzio rotto da stivali che camminano nella mota saponata di una terra gialla e sabbiosa.

Il nitrito di un cavallo, una colonia di piccioni si accomoda per dormire, un barbagianni entra in servizio, l’eco di spari, l’odore di natura bagnata, le barique elevate al rango di fioriere, un impercettibile sottofondo di civiltà in lontananza fatto di macchine in fila per la febbre del sabato sera del proletario toscano: la spesa alla Coop.

I suoni del silenzio di San Gimignano.

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0 Responses to I suoni del silenzio di San Gimignano

  1. Avatar di SIMONA SIMONA ha detto:

    SALVE,
    È LEI CHE POSSIEDE DEI CANGURI?
    STO CERCANDO QUALCUNO CHE MI SAPPIA DARE DELLE INFORMAZIONI SU DOVE TROVARE UN CANGURO..

    GRAZIE

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  2. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    E speriamo che questa atmosfera – sempre più marcata da vicino – perduri.
    Come scrivevo al comune amico FZ, una volta la terra era considerata luogo di fatica, ora la vigna va per la maggiore e tutti i vip la vogliono, e dopo averla avuta vogliono farci i soldi, e dopo vogliono i soldi più veloci, e poi i soldi a tutti i costi, e poi magari la quotano e poi…così è la fine del mondo, agricolo mondo, inquinato profondamente da quelli che l’hanno scoperto come luogo di moda.

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  3. Avatar di simona simona ha detto:

    Si’ speriamo che questa atmosfera perduri e possa espandersi sempre di piu’, in questo momento se ha proprio bisogno, magari se smettesse di piovere si starebbe parecchio meglio e con meno mota.

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ SIMONA
    I miei canguri, sotto consiglio di una valente veterinaria, sono stati sterilizzati per non saper più dove mettere i cuccioli e sono ormai troppo affezionato a Panezio Necchi e Aldina più i loro due figli per darli via.
    Si immagini che poi prima che arrivi l’inverno li mando da un’amica al mare perchè qui da me le temperature sono troppo rigide e Panezio soffre di sinusite.
    Non sò neanche dirle dove trovarne perchè i miei canguri all’epoca mi furono consegnati da una furiosa animalista che li aveva fatti sequestrare non so’ dove, insieme a un paio di zebrine.
    Iper e Passera ora le ha un conoscente in affidamento.

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