Non sono Monti.
Perchè rifiuto le agende che le banche regalano a natale.
Non sono il papa.
Perchè non ho il maggiordomo e le suore barriste.
Non sono James Sukling.
Perchè nel guardaroba non ho scarpe a punta.
Non sono Silvio.
Perchè non ho nipoti egiziane.
Non sono la Mosca Olearia.
Perchè me ne vergognerei parecchio.
Non sono Bersani.
Perchè starei attento ai compagnucci locali.
Non sono Sallusti.
Perchè starei in galera pur di non convivere con la Santanchè.
Non sono Brunetta.
Perchè……. non sono di Venezia.
Non sono un vinaio patinato.
Perchè bevo la spuma, maledico i santi, pesto le zolle, dico nel muso.
Non sono Rutelli.
Perchè non vorrebbe esserlo neanche lui.
La bellezza del mare del Salento, le fusa di un gatto, l’arte di non diventare gregge, il riso con il burro, gli stivali di gomma, la fragranza di lavanda, il pane con l’olio……… un pensiero per Rita Levi Montalcini, donna, scenziata, vittima delle leggi razziali, senatrice fino alle due di ieri.
Buon anno senza mosca olearia.
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Invidio la tua solidità e durezza anche quando il mondo gira sotto sopra e tutti hanno un prezzo.
Buon anno.
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AUGURI ALLA NAZIONE DI NAPOLITANO
UNA PERSONA CHE IN QUESTO MOMENTO SI AUMENTA LO STIPENDIO..
NON E’ DEGNO DI ESSERE ASCOLTATO
IO L’ HO SPENTA LA TV…..E SPERO CHE TANTI ABBIANO FATTO COME ME…
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…in punta di piedi se n’è andata via una gran donna, senza mai alzare la voce ha sempre detto il suo pensiero, con caparbietà ed educazione. Ha svolto il suo lavoro in silenzio, per essere e non per apparire, non per fama o successo ma per donare alle umane genti e alla scienza. Una passione che al di là del semplice modo di pensare e di vedere, una forza che nel suo interno è coraggio, determinazione..la forza di non accettare mai il compromesso, di dire no, di reagire, di combattere, di cercare e ricercare …. vivendo appieno la libertà di credere in se stessa e nei veri valori della vita.
Ciao, me!
” Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.”
Ciao, me!
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la citazione sopra virgolettata è della ricercatrice scienziata e saggia Rita Levi Montalcini
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La Conferenza è stata – a mio avviso – scandalosa.
Primo, l’autoincensamento iniziale, con l’affermazione di aver riempito il ruolo in modo alto e ineccepibile (se non fossi così inferocita, ricorderei pure le parole).
Secondo, per aver usato la Levi Montalcini, per parlare della ricerca scientifica (cioè invece di parlare di programmi e tracciare percorsi, usa la commemorazione di un personaggio di altissimo profilo, per ricamarci su).
Terzo, quello che ora si chiama “endorsement”, a Monti: un vero scandalo. Vabbé che sono sodali (per non usare altri sostantivi) e rispettosi degli stessi committenti, ma una conferenza di fine anno è pur sempre istituzione e non programma .
Quarto, non ha parlato dei problemi veri (uno a caso: gli esodati), ha taciuto sui costi della politica, che con i tecnici sono assurti a livelli fantasmagorici e inediti.
Sono restata di sale, per non dire altro. Tuttavia ho ascoltato fino all’ultimo, poi sono andata a vomitare
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Non ho ascoltato il messaggio di fine anno del presidente perchè non avrebbe avuto niente da dire sui problemi che la gente normale ha ogni giorno.
A proposito dei costi della politica…. la Mosca Olearia torna ad essere endemica e sono costi che non ci possiamo più permettere con un paese alle corde.
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Non ho visto il discorso di fine anno del presidente Napolitano pur avendo avuto la possibilità di vederlo.
Ho preferito non prestare orecchi a palate di retorica e di buoni propositi che vogliono dir poco sul lato pratico.
La mia è una posizione poco difendibile perchè di norma si dovrebbe ascoltare e poi dire, ma non credo avrei potuto ascoltare frasi importanti contro la corruzione endemica nella società e nei partiti come credo avrei ascoltato incenso su incenso sulla bontà dello spred e sul salvataggio dell’economia a base di solite ricette che un Fanfani o un Rumor di vecchio conio avrebbero potuto mettere in atto senza far scomodare un professore dalla cattedra.
Sono troppo lontani dalla vita quotidiana e non sanno (o non vogliono sapere) della burocrazia che campa dietro le cose da fare vessandole e rendendole impossibili.
Da un parlamento pieno di avvocati, commercialisti, magistrati e giornalisti in aspettativa, le priorità da privilegiare difficile siano il lavoro, la qualità dell’istruzione, ricerca, ambiente e cultura.
Nei palazzi sono lontani dai sacrifici imposti ai normali e la tanta corruzione sta dietro alla politica li fa sembrare tante marie antoniette.
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La politica è servire il paese, non essere serviti e avere una massa di privilegi e di vitalizi scandalosi che andrebbero ridotti al minimo…….. come una pensione da 40 anni di lavoro.
Ce ne sono tanti di privilegiati che non siedono più da nessuna parte ma continuano a mungere.
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