Romanticismo di Castiglion del Lago

Si potrebbe cominciare con una ode alla porchetta cotta a legna del mercato o ai datteri delle palme all’ingresso o agli ulivi del parco pubblico che non vedono forbici da tanto, ma che straboccano di ulive.
Un ospedale perfettamente funzionante in un bell’edificio ottocentesco con il Mille davanti, il profumo del pane che esce dai due forni della via principale.
Il lago che torna a riempirsi dopo eterne, infinite, giornate di pioggia.

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